In nome di Sua Altezza. La giustizia civile e criminale nel Vicariato di Scarperia in età pietroleopoldina

Descrizione

Con la riforma dei tribunali Provinciali attuata da Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena nel 1772 si introdussero numerose innovazioni nell’organizzazione della Magistratura giudiziaria destinate a cambiare sostanzialmente la qualità dell’amministrazione della giustizia. La nomina dei Vicari e Podestà che fino ad allora avveniva per estrazione a sorte fra i fiorentini “abili agli uffici”, venne subordinata ad un esame sostenuto davanti alla Pratica Segreta, per cui era tassativo avere il titolo di dottore in legge o almeno di notaio. Ciò doveva garantire una maggiore qualificazione di Vicari e Podestà ed una più equanime amministrazione della giustizia. Le modalità di amministrazione della giustizia attraverso la corretta esibizione delle prove, un accurato ascolto di testimoni e parti lese, sono oggetto dello studio di documenti processuali inediti conservati presso l’Archivio Storico Preunitario del Comune di Scarperia. L’esplorazione di tale apparato documentario è stato trasferito in questa pubblicazione, che consente una diretta verifica dell’iter processuale nel rispetto dei diritti civili delle persone sottoposte a giudizio nonché della parità di censo e di genere. Infine la imparzialità dei giudizi emessi suggerisce il disegno di pace sociale alla base del progetto riformista del principe illuminato.