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Per una nuova narrazione dei settanta. Riformismo, sovversione, restaurazione

Dal 19 novembre 2022 al 15 gennaio 2023

Palazzo dei Vicari di Scarperia

Mostra di documenti, libri, riviste, giornali, manifesti, musica, film, documenti filmati

Inaugurazione Sabato 19 novembre 2022 ore 11:00

 

L’idea attorno alla quale è stato costruito il progetto

La narrazione dominante degli anni Settanta è una narrazione fortemente semplificata (gli anni di piombo) e tale da non riconoscere molti eventi di crescita e miglioramento della realtà sociale e civile del paese.

Gli anni Settanta sono stati anni di grandi conflitti, di visioni contrapposte e anche inconciliabili di partecipazione e di democrazia. Ma essi sono stati anche – e certamente anche per la grande partecipazione popolare e per i conflitti che essa ha determinato – l’ultima grande stagione di riforme e di tentativo di modernizzazione del paese Italia. Questa è l’eredità che dobbiamo raccogliere e che sola ci può permettere di riannodare i fili per il superamento del declino degli ultimi decenni. In fondo i temi al centro dei Settanta sono quelli dell’oggi: la partecipazione, il ruolo delle donne, il lavoro e la questione giovanile, la questione ambientale e la salute, la cultura. Ovvero la modernizzazione del paese fuori e oltre la logica neoliberale.

 

Come sarà strutturata la mostra

  • con un percorso cronologico che dalla fine degli anni ’60 giunge alla fine del decennio
  • con un percorso tematico centrato sui seguenti temi: il mutamento della scena internazionale, la contestazione giovanile operaia e studentesca, le lotte sociali, le grandi riforme sociali e di costume (statuto dei lavoratori, riforma fiscale, liberalizzazione degli accessi universitari, decreti delegati e riforma della didattica, riforma del diritto di famiglia, legge sul divorzio, aborto, riforma sanitaria e legge Basaglia,  decentramento amministrativo …), il movimento femminista, l’emergere della questione ambientale, la reazione neo-fascista e lo stragismo, il terrorismo, le nuove forme di produzione culturale (arte, fotografia, grafica, satira, musica …)

Nei percorsi documentali saranno utilizzati i materiali presenti nella biblioteca (di quasi 30 mila volumi e con numerose collezioni di giornali e rivista) e nell’archivio dell’Associazione Pier Giuseppe Sozzi. Quali ad esempio:

  • manifesti d’epoca (in particolare quelli che si riferiscono ai movimenti anticoloniali e alle lotte di liberazione del cosiddetto “Terzo mondo”)
  • libri e opuscoli dell’epoca
  • riviste e giornali (giornali di informazione, le principali riviste dei movimenti, le fanzine, i giornali di satira)
  • immagini fotografiche del periodo divenute iconiche di quel decennio

Sono previste alcune installazioni permanenti

  • installazione musicale di brani significativi del periodo (musica di protesta, cantautori, musica colta, le grandi band del rock)
  • installazione fotografica (con un televisore degli anni ’70 che trasmette in sequenza le immagini; immagini che al tempo stesso saranno stampate ed esposte in parete)
  • installazione con proiezione su schermo di una ricerca fotografica sui manicomi
  • installazione fotografica dedicata alla nascita dei movimenti femministi e alle problematiche di genere

Sono inoltre previsti i seguenti eventi :

  • due incontri dibattito con studiosi del periodo e testimoni del periodo
  • proiezione di film poco conosciuti (Pasolini, Scola, Petri, Ivens …) e documentari sul periodo
  • evento musicale: giovani musicisti (formatisi nel presente) rielaborano la grande musica rock del decennio Settanta

Alcuni di questi eventi saranno ripetuti fuori della sede della mostra in altre località mugellane.

ASSOCIAZIONE PIER GIUSEPPE SOZZI PER LO STUDIO DEI MOVIMENTI POLITICI E CULTURALI

 

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